l cliente è un genitore che intende trasferire ai suoi 2 figli una parte dell’immobile di sua proprietà nel momento di sviluppo (ristrutturazione con ampliamento del fabbricato stesso). Questo viene effettuato tenendo conto di un progetto di ristrutturazione dell’immobile esistente e della creazione di 2 nuove unità abitative, la cui proprietà verrà trasferita ai figli.
L’immobile esistente era una casa familiare su tre piani indivisa, il cui diritto di proprietà era in capo al padre. È stata redatta una tabella millesimale basata su una bozza di divisione in porzioni materiali che teneva conto del progetto di ristrutturazione.
Sono state calcolate le superfici nette esclusive delle 3 nuove unità abitative di progetto e le superfici nette delle parti comuni con le rispettive quote (scale, vano tecnico, posti auto, cortile, copertura, ecc …) al fine di determinare le quote corrispondenti per la donazione. Una volta effettuata la donazione fra padre e figli delle rispettive quote è stato possibile procedere con la voltura della concessione edilizia (e con le conseguenti implicazioni fiscali legate all’acquisto della prima casa da parte dei figli, la deducibilità fiscale per le ristrutturazioni, ecc..) e la creazione delle nuove 3 porzioni materiali assegnate in proprietà esclusiva secondo le quote millesimali precedentemente calcolate.
A questo punto si è proceduto con le opere di costruzione e, al termine, con la variazione catastale e tavolare secondo quanto realizzato veramente e secondo le quote già previste. Con una domanda tavolare si sono identificate le quote con le porzioni materiali create.